la grotta dell'onda

A protezione della baia di San Nicola Arcella e dell’intero Golfo di Policastro, a due passi dall’Arcomagno, l’antica torre Saracena, oggi intitolata allo scrittore Francis Marion Crawford, si eleva sopra lo spuntone di roccia più meridionale e si raccorda alle altre Torri difensive che costituivano un vero proprio sistema di protezione della Calabria Tirrenica.
 
 
La torre saracena custodisce una piccola grotta ancora poco conosciuta e riaperta grazie all’interessamento degli attuali proprietari della Torre e dei due direttori artistici de La Linea dell’onda.
Ribattezzata per l’occasione Grotta dell’onda, non è la sola cavità presente in questo lembo di territorio, altre cavità naturali si ritrovano lungo tutta la costa dei Cedri.
La peculiarità della Grotta dell’Onda però, chiusa da moltissimi anni tanto da non aver lasciato traccia nelle memorie degli abitanti, è che si tratta di una cisterna interamente scavata a mano per la raccolta di acque dolci che affluiscono esclusivamente per stillicidio dal terreno soprastante e che con molta probabilità doveva servire agli abitanti della torre per le riserve idriche. I segni degli scavi sono ancora perfettamente visibili sul fondale, che risente un po’ dell’incuria e di questi lunghi anni di chiusura.
 
 
Con uno sguardo sempre rivolto alla valorizzazione dei tesori locali, la Linea dell’Onda ha dunque riaperto la grotta e, grazie all’intervento del Gruppo Speleologico di Paola, ne ha esplorato la cavità procedendo ad una prima spedizione da cui riportiamo queste inedite fotografie.

La Grotta che misura circa 15 metri di lunghezza, 2,5 di larghezza ed ha una profondità di circa 2 metri, presenta numerose concrezioni nella volta superiore ed è tranquillamente percorribile a piedi senza difficoltà di sorta.

La Grotta dell’Onda è stata inaugurata sabato 16 luglio 2022 in occasione della seconda giornata di seminario condotto da Giovanna Marini per la terza edizione de La Linea dell’onda.